Il
sistema posturale
è un sistema complesso a sensori.
Questi inviano informazioni ad un unità centrale con funzione di comando,
rappresentata dal
sistema nervoso centrale,
che potremo considerare come il computer dell'intero sistema.
A) Il
SISTEMA NERVOSO CENTRALE
(computer) funziona a tre livelli:
a) Il livello integratore, di assemblamento è
rappresentato dai nuclei vestibolari, è questa la sede ove afferiscono non solo
le informazioni provenienti dai recettori vestibolari ma anche quelle a
provenienza visiva e quelle a provenienza propriocettivo, podalica,
stomatognatica, insomma è il centro di smistamento.
b) le tappe intermedie sono i gangli della base
(nuclei grigi centrali e striato) e la tappa finale l'area prefrontale; le aree prefrontali sono in rapporto con le aree motrici
accessorie, con le aree motrici associative, e con le aree premotrici, a questo
livello sono engrammati tutti i fenomeni (programmi), gli automatismi, il
selettore di strategia, e i processi cognitivi.
B) Tappe
intermedie e l'influenza della lateralità, l'influenza della memoria e
l'influenza (per la partecipazione del
sistema limbico)
della componente emozionale di questo sistema.
C) Il
Cervelletto è il microprocessore del
sistema con un ruolo predittivo, anticipativo, e regolatore sull'informazione
ascendente e su quella discendente.
Due tipi di muscoli sono gli
effettori del sistema:
1) I
muscoli tonici
2)
I
muscolo tonico-fasici
Questi sono muscoli rossi sotto la dipendenza del
sistema extrapiramidale,
senza volontà. Lo scopo del sistema è equilibrare questi due tipi di muscoli in
maniera che il corpo abbia un perfetto controllo dello spazio utilizzando la
minima energia.
Per fare questo lavoro correttamente il computer,
è informato in permanenza da vari recettori che sono:
pelle,
muscoli,
articolazioni, i
piedi
(che rappresentano un insieme di
pelle,
muscoli,
articolazioni),
l'apparato
stomatognatico, l'occhio,
l'orecchio interno (ove sono alloggiati dei sensori di movimento, che funzionano come
accelerometri ed hanno come stimolo l'accelerazione
lineare (utricolo e
sacculo) o
angolare (canali semicircolari).
É ovvio che questi recettori hanno un'attività
tonica di base ed in particolare su
otricolo e
sacculo agisce a permanenza la
forza di gravità).
Si riconoscono sia
esocettori (che prendono
informazioni sensoriali dal mondo esterno) che
endocettori che prendono
informazioni dalla situazione interna, ad es. lo stato di tensione di un
muscolo.
Piede
ed
occhio,
i due principali recettori del
sistema posturale sono
sia eso che endocettori.
Il sistema si autoadatta in maniera che nel caso
di un deficit o di una informazione recettoriale aberrante questo possa trovare
un adattamento nello squilibrio.
Con così tante informazioni da elaborare, è
minima la possibilità di trovare persone perfettamente equilibrate nei tre piani
dello spazio, queste corrisponderebbero a circa il 10% del totale; la gran parte
si adatta allo squilibrio in maniera più o meno valida a seconda della quantità
di recettori sregolatii.
La persona può essere assimilata ad un pendolo,
ad un triangolo rovesciato, con appoggio a livello podalico, pertanto i piedi
finiscono per essere il tampone terminale del sistema.
Oscilliamo secondo strategie motorie ben precise
in maniera da far si che in posizione eretta sull'"attenti" il nostro centro di
gravità sia mantenuto all'interno di una piccola superficie che nella normalità
assoluta è pari a circa a 100 mm2.
Questa strategia è detta di
caviglia, ed ha come perno di oscillazione l'articolazione tibio tarsica.
Mantenere un equilibrio significa però non cadere questo
ci è consentito se riusciamo a mantenere la proiezione del nostro centro di
gravità all'interno di un triangolo detto di sostegno.
Tutte le performances che si hanno nel
movimento hanno sempre lo scopo di mantenerci all'interno di questo poligono di
sostegno.
La riduzione della base di appoggio
podalica comporta la elaborazione di una nuova strategia detta "di anca" in cui
il perno di oscillazione è rappresentato dalle articolazioni coxo-femorali. Lo
scopo di questa strategia motoria quando la base di appoggio è ridotta è
mantenere i vari posizionamenti.
Il
cervello
non ragiona in termine di singola contrazione muscolare ma secondo schemi
integrati e coordinati, ciò fa si che si abbiano sempre delle precise
associazioni di movimenti secondo schemi motori preordinati. Si parla pertanto
di
"catene muscolari",
si conoscono 5 catene muscolari pari ed una dispari composta però da 2 parti,
pertanto, complessivamente riconosciamo 12 catene muscolari.
Le catene muscolari sono tre:
1) la
catena antero posteriore e la postero anteriore con
funzione fondamentalmente di sostegno del corpo e mantenimento dell'equilibrio
2) la
catena antero mediana, se è contratta tutto
il corpo assumerà una postura in flessione, con perdita delle lordosi, bacino retroverso, sacro verticalizzato, arti superiori ed inferiori in rotazione
interna ed adduzione, rachide cervicale in flessione con osso ioide abbassato e
tendenza alla 3° classe occlusale.
3) la
catena postero-mediana, se questa catena è retratta tutto il corpo tenderà ad assumere la postura in estensione con
tendenza alla lordosi totale e spinta anteriore.
Il rachide cervicale in
estensione porta in alto l'osso ioide e la lingua in protrusione con tendenza
alla 2° classe occlusale.
Queste catene costituiscono il
sistema sagittale.
Vi è poi un
sistema crociato,
tramite il quale il tronco può effettuare delle torsioni su se stesso.
1)
Catena Antero-laterale, se retratta la
postura tipica è data da chiusura con flessione accentuata, torace in
espirazione con spalle abbassate ed interiorizzate, gomiti flessi, bacino
anteverso, ginocchia che tendono a flettersi gli arti tendono a ruotare all'interno
con tendenza al piede cavo-varo.
2)
Catena postero-laterale, se retratta tendenza
alla proiezione posteriore del tronco, atteggiamento inspiratorio con spalle
larghe e sollevate e braccia ruotate all'esterno, bacino retroverso, piedi
tendenti al valgo, piatto.
Il sistema utilizza due principali schemi motori:
A)
un Meccanismo riflesso di controllo, a
FEEDBACK, che ci consente di
riaggiustare la postura in seguito a perturbazioni della postura stessa, sulla
base di programmi di azione reazione, ad origine periferica, come il
meccanismo del riflesso segmentarlo.
B) Meccanismi anticipatori o a
feed-forward.
Sono meccanismi preprogrammati, che contribuiscono al mantenimento della
stabilità che ha inizio prima di qualunque atto motorio volontario, e conta di
schemi motori programmati sulla base di esperienze mantenute in memoria.
Il
sistema posturale ha avuto il suo sviluppo e
il suo perfezionamento nel passaggio nel corso dell'evoluzione della specie
umana dalla condizione "a 4 zampe" alla condizione a due gambe. Questo
sollevamento della testa verso l'alto ha comportato una riduzione della
superficie d'appoggio.
Normalmente, come già accennato, in stazione
eretta "sull'attenti",
la proiezione del centro di gravità del paziente è rappresentata da una piccola
superficie localizzata davanti al corpo della 3° vertebra lombare la cui
ampiezza in condizioni di assoluta normalità, corrisponde a circa 100 mm2, e per
ottenere questo, il sistema è organizzato in maniera da consumare la minore
energia possibile.
La
stabilometria è l'esame che permette di calcolare le varie
campionature in un tempo standardizzato delle diverse posizioni occupate dal
centro di pressione e la superficie in cui esse sono contenute. In pratica si
ottiene un gomitolo (statokinesiogramma) contenuto in una certa superficie,
tanto minore è la superficie, anche per "lunghi" gomitoli tanto maggiore e la
stabilità; o meglio tanto minore è l'energia che il sistema consuma per
mantenere questi parametri intorno al valore ideale di 1mm2.
Va da se che l'ideale sarebbe valutando il
rapporto L/S trovare il valore pari ad 1; in ogni caso una riduzione della
superficie sotto il valore 1 è sinonimo di maggiore stabilità. Questo parametro
esprime l'energia che il nostro sistema sta spendendo per mantenerci in
posizione eretta.
Il corpo umano può essere assimilato ad un
pendolo rovesciato con due basi d'appoggio, in basso i
piedi,
importanti recettori del sistema nonché tampone di tutti gli squilibri che
arrivano dall'alto.
Il
piede ha
capacità di "memoria" di tutti gli squilibri provenienti dall'alto e rappresenta
il "tampone terminale".
In alto gli
occhi, intesi non solo come
organo visivo, ma anche come endocettori essendo di fondamentale importanza una
perfetta ed equilibrata coordinazione motoria ed attività dei muscoli oculari.
L'occhio ha la funzione di garantire l'orizzontalità dello sguardo, partecipare
con i
piedi, con
utricolo e
sacculo,
localizzati nel labirinto posteriore
dell'orecchio interno sui quali agisce
costantemente la forza di gravità, alla percezione della verticalità.
I
recettori
più importanti del
sistema posturale
sono quindi:
1)
Occhio
2)
Piede
Ma vi sono altri recettori non meno importanti
rappresentati dai
3) I
Denti, o meglio da tutto il
sistema stomatognatico nella sua globalità e dalla lingua con il meccanismo della
deglutizione.
Questi recettori mettono in comunicazione le catene muscolari
anteriori con le posteriori, permettono, chiudendo questa comunicazione, di
migliorare lo sforzo, ma è anche vero che una loro perturbazione, a vari livelli
possono squilibrare profondamente il sistema.
L'apparato stomatognatico è in
stretto rapporto tramite il nucleo del trigemino, nervo che innerva i muscoli
masticatori, con il recettore oculare.
Il bite
o placca di svincolo
occlusale, a 4 mm, ha scopo di
escludere questo recettore dal sistema posturale se squilibrato e
fonte di informazioni destabilizzanti.
4) La
pelle, o meglio il
recettore pelle è un
altro importante recettore del sistema. Infatti questa non è solo un semplice
rivestimento, ma la sede di una quantità enorme di
meccanocettori,
recettori
nocicettivi, etc.
In una cicatrice patologica, per es. un cheloide o una
cicatrice retratta se toccata anche semplicemente dai vestiti, si può avere una
anomala eccitazione di questi recettori e, tramite un
riflesso a circuito breve,
segmentarlo delle rotazioni, delle anteriorizzazioni o posteriorizzazioni
anomale della colonna.
5)
recettori posti su
muscoli,
articolazioni,
tendini. Questo spiega come i "blocchi muscolari" che possono essere causati da
anomale rotazioni legate a squilibri dei recettori possano alterare il sistema e
causare patologia. In particolare hanno grande rilievo le informazioni a
partenza dai muscoli del collo "Riflesso vestibolo collico".
6) I
recettori dell'orecchio interno, rappresentati dai canali semicircolari, dall'utricolo e dal
sacculo, hanno una
soglia di attivazione più elevata, essi intervengono come
accelerometri, nel
momento in cui si verifica un movimento della testa.
Loro principale attività è
mantenere una mira in "fuoco", durante i movimenti della testa; per fare questo
regolano l'attività dei muscoli oculari in maniera automatica, vale a dire senza
controllo volontario (riflesso vestibolo-oculomotore), l'attività dei muscoli
del collo (riflesso vestibolo collico) per determinare la
coordinazione occhio
testa involontaria.
Pur tuttavia, è estremamente importante anche la loro
attività tonica di base che agisce su tutti i muscoli del nostro organismo ed è
a sua volta influenzata dalle informazioni provenienti dagli altri recettori
quello che noi otoneurologi chiamiamo il sistema propriocettivo (riflesso
vestibolo-spinale).
Pertanto questi recettori non sono solo un recettore del
sistema dell'equilibrio, e non intervengono solo nel movimento, ma hanno un
ruolo di primaria importanza anche nel sistema posturale.
D'altra parte un loro
deficit acuto comporta, anche da fermi un intensa perturbazione che si esprime
nel corteo sintomatologico, talvolta imponente della
vertigine periferica, un
loro danno bilaterale insorto gradatamente, per es. a causa di
farmaci ototossici
comporta una
profonda perturbazione della stazione eretta non solo nella marcia
ma anche da fermi (Romberg).
In particolare sui
recettori otolitici, come già
detto interviene a permanenza la forza di gravità, ed un danno a questo livello
si esprime nella cosiddetta Sindrome di Tumarkin caratterizzata da cadute
improvvise per perdita del tono della muscolatura antigravitaria degli arti
inferiori (come nella Meniere di vecchia data e nella "vertigine di Chernobyl"
descritta da Guidetti
e Toupet).
Da otoneurologo mi pongo a questo punto un
quesito, sarebbe più giusto considerare il
sistema dell'equilibrio
ed il
sistema della postura
le due facce della stessa medaglia, due aspetti di un unico sistema che ha come
scopo il rapportarci con l'ambiente in maniera da poter avere in ogni momento un
controllo di esso?
Questo sistema
può essere perturbato da alcuni fattori di notevole importanza:
1) la
presenza di
Microcorrenti elettriche che si possono generare tra due metalli diversi o da
uno stesso metallo a diversa temperatura in ambiente umido.
Il corpo umano è
infatti costituito per la gran parte da acqua. I microgalvanismi possono così
generarsi tra un'amalgama ed un orecchino, o tra qualsiasi altra componente in
maniera tale che si realizzi una differenza di potenziale e passaggio di
corrente.
Da una situazione di normalità che è accettabile fino a 200 mV si può
così arrivare addirittura fino ad 1 Volt, misurabile con un minivoltmetro e
questo squilibra fortemente il sistema.
Queste correnti possono essere
contrastate sia evitando di portare metalli a permanenza, questo significa
eliminare i metalli in casa e la notte, sia eliminando le amalgame, quando
possibile considerando, tra l'altro che
rilasciano mercurio !!!, sia effettuando
lo scaricamento a terra.
Quest'ultima procedura è considerata anche un test diagnostico (Test
di scaricamento)
2) La
presenza di
Patologie
Focali a vari livelli, in
particolare a livello dentale.
3) Lo
stringere
i denti in particolare durante la notte, fenomeno detto del
serramento notturno
o clanching.
Questo fattore in particolare è notevolmente disturbante sul
sistema posturale e deve essere combattuto in ogni modo utilizzando un
bite
inferiore liscio deafferentante notturno.
4) La
presenza di
blocchi anomali "fuori dal sistema" come un
blocco di prima costa cervicale,
sacrale,
cervicale etc..