Dr. Giulio Giovanni Sulis

Otorinolaringoiatra

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la Riprogrammazione posturale

 

 

 

 

Questi fattori destabilizzanti impediscono una buona riuscita della riprogrammazione posturale.

In parole povere utilizzando una similitudine, è come se noi avessimo un orchestra prestigiosa diretta da un famoso direttore, perfetta in tutti .........(???????????)

 

Gli squilibri posturali possono esprimersi in vari aspetti, di questi i più frequenti sono:

 

 

Una visita posturale si propone in primis di analizzare se nei tre piani dello spazio, sagittale, frontale, ed antero-posteriore siano conservate determinati valori di simmetria e il valore delle fisiologiche lordosi.

 

In particolare sul piano antero posteriore rispetto alla verticale data da un filo a piombo devono esservi due dita del paziente tra occipite e filo a piombo, 4 dita tra massima convessità della lordosi cervicale e filo a piombo e 3 dita per la lordosi lombare e piano scapolare e piano gluteo devono essere allineati.

 

Nel piano frontale spalle e bacino dovrebbero essere alla stessa altezza e così occhi, linea bitragale, etc.; infine, non vi dovrebbero essere rotazioni di spalle e bacino ed i piedi dovrebbero essere in leggero valgo.

 

Ovviamente questi sono dei valori ideali perché chi più chi meno, vuoi per squilibrio dei recettori vuoi per influenza della lateralità tendiamo a modificare questo equilibrio. Come si dice ciascuno di noi si adatta più o meno nello squilibrio e ci convive in maniera più o meno alterata rispetto a questa ipotetica normalità.

 

Oltre ai recettori vanno poi considerate i disturbi esterni al sistema come le correnti galvaniche tra metalli, i blocchi articolari ed i focolai dentali, un eventuale gamba corta che possono disturbare un quadro di per se più o meno alterato.

 

Scopo del posturologo è analizzare questi squilibri e verificare se apponendo delle modifiche sui vari recettori si ottiene un miglioramento dello squilibrio sia sul piano della visita che dei valori stabilometrica che della clinica.

 

Fare riprogrammazione posturale insomma, significa riscrivere un vero e proprio nuovo software con lo scopo di sostituire quello già presente che si è alterato nel tempo.

 

N.B.: I risultati sono molto buoni se il paziente è costante nell'esecuzione dei protocolli terapeutici. 

 

   

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