Si
differenziano fondamentalmente perché nella prima il danno è localizzato
esclusivamente al
versante vestibolare
del
labirinto o
labirinto
posteriore, mentre nel secondo caso
il danno interessa tutto il labirinto.
La differenza sta nel fatto che nel primo caso vi è
esclusivamente una violenta
vertigine rotatoria periferica, mentre nella
labirintite
il danno interessa anche il
settore cocleare
con
acufeni
ed
ipoacusia.
Le cause possono essere molteplici
virali ad es.: diversi virus
possono avere uno
spiccato neurotropismo ed interessare le
strutture recettoriali
dell’orecchio interno (mixovirus,
paramixovirus,
virus erpetici, etc…), un problema vascolare nel corso di un'infezione virale il virus potrebbe
provocare un’endotelite
delle
strutture vascolari dell’orecchio,
una tossina,
cause chimiche
etc.
Nel corso di un’infezione
batterica invece, in genere sono
interessati entrambi i
compartimenti ad es. nel corso di
un’otite colesteatomatosa.
Nella
neuronite
si osserva una grande
vertigine
rotatoria associata ad una intensa
sintomatologia neurovegetativa, il
paziente non ha una posizione “di tranquillità” fatto questo che la differenzia
dalla
vertigine parossistica
anche nella forma più violenta, ed è un punto di estrema importanza da
raccogliere nell’anamnesi magari quando un paziente arriva alla nostra
osservazione dopo qualche tempo dalla crisi.
Nella classica
neuronite il segno
caratterizzante è rappresentato dalla presenza di
nistagmo inizialissimamente
che nella
fase eccitatoria batte (ossia ha una
fase rapida rivolta verso il
labirinto
interessato), in una fase successiva detta
FASE deficitaria, si ha un’inversione del ny che batte controlateralmente al lato leso.
E’ una vertigine che dura 2 – 3
giorni e progressivamente tende ad affievolirsi. In questa primissima fase il ny
è di 3° grado.
Nel corso del tempo con il contemporaneo instaurarsi del
fenomeno
del compenso osserviamo una modificazione del ny che da 3° diventa di 2° ed
infine di 1° fino a scomparire.