E’ una metodica
diagnostica nello studio delle rinopatie che può essere effettuata
in maniera semplice ed ambulatoriamente.
Ha avuto un notevole
sviluppo recentemente grazie agli studi del Dr Matteo Gelardi e
della sua scuola, tanto che entrata prepotentemente nella routine
diagnostica nasale.
Consiste nel prelievo, in genere utilizzando un
piccolo cucchiaino di plastica (Rhinoprobe), di una piccola quantità
di materiale cellulare dalla mucosa del terzo medio del turbinato
nasale inferiore previa dilatazione delle narice con uno speculum
nasale, nello strisciare questo materiale su un vetrino
portaoggetti, fissarlo, ed infine colorarlo in genere utilizzando la
metodica May Grumwald Giemsa.
La fase successiva è ovviamente la
lettura utilizzando un microscopio ottico ad immersione.
In una mucosa nasale
si possono ritrovare nelle giuste proporzioni diverse popolazioni
cellulari:
Cellule
ciliate
1)
cellule ciliate: costituiscono la popolazione cellulare più
rilevante, sono gli elementi responsabili del sistema di trasporto
muco ciliare grande difesa per il naso
2)
Cellule Mucipare in numero decisamente minore rispetto alle
prime, con il caratteristico nucleo schiacciato dal muco
3) Cellule
striate con microvilli di superficie
4)
Cellule basali
5)
Qualche granulocita neutrofilo,
6)
Rari linfociti
In caso di patologia
si può osservare la comparsa di popolazioni cellulari che in
condizioni fisiologiche non dovrebbero essere presenti o l’anomalo
incremento di cellule normalmente presenti .
Il primo caso è
rappresentato dalle “metaplasie mucose”. Si tratta di pazienti che
presentano anomale rinorree siero mucose o francamente mucose,
spesso come risposta a stimoli ambientali irritanti. La
caratteristica principale è rappresentata dall’aumento delle cellule
mucipare (globet cell) con anomala prevalenza rispetto alle cellule
ciliate. La metaplasia mucosa è un tentativo di difesa della mucosa
nasale.
Altra situazione si
verifica nelle riniti a neutrofili in cui vi è un enorme aumento
esclusivo di questa popolazione cellulare.
Nel secondo caso
assistiamo alla comparsa a volte in maniera massiva, di cellule, da
sole o abbinate ad altre, che non dovrebbero essere presenti in una
mucosa nasale sana quali eosinofili e mastociti.
Grazie alla citologia
nasale è stato quindi possibile classificare molte delle riniti
croniche chiamate in precedenza aspecifiche in:
Eosinofilo granulazione
1)
NARES rinite non allergica ad eosinofili
2)
NARESMA rinite non allergica ad eosinofili e mastociti
3)
NARMA rinite non allergica a mastociti
Queste prime tre patologie hanno SONO A CARATTERE
FAMILIARE, sono geneticamente determinate e si associano con grande
frequenza ad asma e poliposi rinosinusale. Esse possono presentarsi
da sole o sovrapporsi ad una rinopatia allergica.
4)
RINITE A NEUTROFILI frequente nelle riniti professionali da
inalazione di vapori o polveri, ma anche nel reflusso.
5)
RINITI INFETTIVE BATTERICHE
6)
RINITI MICOTICHE
7)
RINITI VIRALI in cui si possono evidenziare oltre all’aumento
della popolazione linfocitaria delle cellule con caratteristici
effetti citopatici come la polinucleazione.
L’abbinamento dello
studio dell’anamnesi familiare, patologica remota e prossima, della
clinica, della valutazione del calendario pollinico, dello stile di
vita del paziente, dell’endoscopia ORL, Della TC del massiccio
facciale, dei test allergici (prick test), della citologia nasale ed
eventualmente della rinomanometria permettono pertanto oggi
ambulatoriamente, un ottimo inquadramento delle patologie nasali
non solo a fini diagnostico, ma anche terapeutico e di follow up nel
tempo .